Sopra la fattoria McKenzie c’è una collina e su quella collina c’è un bosco; ed è in quel bosco che vive Lupo Alberto, il lupo azzurro protagonista di una delle storie d’amore più travolgenti di tutti i tempi, quella che lo vede coinvolto da sempre con la sua eterna fidanzata, la gallina Marta.
Un amore burrascoso, il loro, e non per colpa dei due fidanzati: è un rapporto sentimentale punteggiato da inseguimenti, tagliole, trappole nascoste e risse con Mosè, il cane guardiano che non vede di buon occhio il lupo, anzi, decisamente lo detesta. Per non parlare dell’imprevedibile Enrico La Talpa, un abitante della fattoria abilissimo nel mettere i bastoni tra le ruote e che, al grido di “Ehilà, Beppe!”, si è fatto strada nei cuori dei lettori.
Silver
Silver, al secolo Guido Silvestri, esordisce nel fumetto nel 1971 collaborando a Nick Carter, personaggio cardine della trasmissione “Gulp! Fumetti in TV” ideato da Bonvi e De Maria.
Nel 1974 crea per il Corriere dei Ragazzi la strip di Lupo Alberto. Dal 1976 Silver e Lupo Alberto entrano nella scuderia di EUREKA, magazine dell’Editoriale Corno, rivista principalmente dedicata al fumetto d’autore e con la quale il personaggio inizia la sua scalata al successo, diventando in soli due anni il preferito dai lettori in un referendum di popolarità.
Dal 1979 al 1982 Silver, in qualità di disegnatore satirico, fa parte della redazione del quotidiano L’OCCHIO, diretto da Maurizio Costanzo.
Dal 1984 attraverso varie esperienze editoriali Silver e la Fattoria McKenzie danno vita a una rivista interamente dedicata al personaggio di Lupo Alberto, da cui avranno origine svariate iniziative in campo sociale e commerciale che consacreranno Lupo Alberto come vero e proprio fenomeno di costume.
I personaggi della fattoria McKenzie
Lupo Alberto
E’ tranquillo, simpatico e con un forte senso dell’amicizia e della solidarietà. Assolutamente pacifico e pacifista e, per questo, nella sua sfida con l’irascibile Mosè, destinato allo scontro e predestinato alla sconfitta. Vive da solo, indipendente da tutto e da tutti. E’ libero, pur da eterno fidanzato di Marta, di fare, di pensare e di immaginare la vita che più gli piace.
Marta, la gallina
Gallina di buona famiglia, innamorata di Alberto. E’ quella che si dice una “gallina d’oro”, con la testa sulle spalle, generosa, vivace e sempre in movimento. Adora ballare, ma più di tutto desidera sposarsi.
Mosé, il guardiano
Paladino dell’ordine costituito, Mosè è l’irriducibile osteggiatore dell’amore tra Alberto e Marta. Serve da sempre un padrone senza chiedersi il perché, proprio come ogni essere umano. Non scambiatelo per un orso!
Enrico, la talpa
Che dire? Enrico la Talpa è Enrico la Talpa, mica uno qualsiasi. Forse è un po’ cialtrone e invadente, ma senz’altro uno speciale.
Cesira, la moglie di Enrico
Assennata e giudiziosa. In parole povere, una rompiscatole. Cucina divinamente.
Alcide, il maiale
È il filosofo, l’intellettuale del gruppo, benché non si sottragga a umili fatiche. I suoi sermoni sono accettati con bonaria tolleranza, ma il suo animo sensibile è messo spesso a dura prova dagli scherzi crudeli di Glicerina.
Glicerina, il papero
E’ l’animale più ottimista e sciocco della fattoria. Il suo inguaribile ottimismo è frutto di una ignoranza sconfinata e di una totale inconsapevolezza. Privo di morale, gode sadicamente nel ferire la spiccata sensibilità dell’inseparabile compagno Alcide, il maiale.
Krug, il toro
Irascibile e manesco, è l’incarnazione della forza bruta. Disturbarlo durante il sonno rappresenta per tutti un pericolo mortale. Persino il coriaceo Mosè gli gira alla larga. Detesta gli scherzi.
Silver risponde
Dove e come è nato lupo alberto?
Lupo Alberto è nato nel dicembre del 1973. Ma era in gestazione già da tempo, frutto della mia passione per le strips americane e inglesi, e per il cinema d’animazione di Chuck Jones e Tex Avery. Le prime strisce furono pubblicate nel febbraio dell’anno successivo sul Corriere dei Ragazzi diretto da Giancarlo Francesconi.
Perché il lupo è azzurro?
Il colore di Lupo Alberto non è una scelta artistica. Innanzitutto Lupo Alberto era nato in bianco e nero, e per diversi anni non si presentò il problema del suo colore. Quando in seguito si tratto di “tinteggiarlo”, immaginai che dovesse avere il colore, grossomodo, di un lupo siberiano, grigio con riflessi azzurri. Ma le percentuali di nero e blu erano sempre altalenanti a seconda del tipografo, creando un curioso effetto cangiante. La decisione fu drastica: blu e basta, anzi, 60% di Cyan (o Pantone 297).
Perché il lupo ama una gallina?
Credo nella libertà di amare chiunque, senza limiti di età, sesso, razza, o specie animale. Se poi vogliamo riferirci al fatto che i lupi di solito le galline le mangiano, ebbene, forse in quel lontano inverno di trent’anni fa ho semplicemente voluto ribaltare l’ancestrale stereotipo del lupo feroce predatore. Ho ammansito un lupo, tutto qua. Non lo aveva già fatto anche San Francesco?
Cosa consiglieresti a un giovane che vuole fare il fumettista?
Copiare, copiare, copiare, disegnare, disegnare, disegnare, fino allo sfinimento, e poi di leggere, leggere, leggere, studiare, studiare, studiare, e non sentirsi mai soddisfatti dei risultati raggiunti. È altresì inutile tediare il fumettista affermato: qui grazie a Dio non si va per raccomandazioni. Se hai talento qualcuno te lo riconoscerà. Se non ce l’hai , non ce l’hai. Amen.
Quando realizzi una tavola pensi prima al disegno o al testo?
Ovviamente al testo. Non mandi gli attori in scena senza un copione.
Per disegnare le tue strisce a cosa ti ispiri?
La famosa Ispirazione. Una volta erano le muse a ispirare artisti, poeti, musicisti. E oggi? Oggi più prosaicamente l’ispirazione è frutto di osservazione, capacità di ascoltare, di annotare dati ed elementi della vita reale. Le persone che mi stanno intorno sono le mie muse.
Quale personaggio dei tuoi è il tuo preferito e perché?
I propri personaggi si amano un po’ tutti, e tutti in modo diverso, come figli. Ad alcuni ci sentiamo più vicini in certi momenti, di altri si amano alcuni aspetti del carattere. Se da giovane potevo solidarizzare con Lupo Alberto, così recalcitrante agli obblighi sociali, oggi avverto maggiori affinità con Enrico la Talpa, accomodante, irrequieto ma sazio. E quando in casa strillo (sono un papà severo!) mi sento un pochino Mosè.
Hai mai pensato di realizzare altri personaggi?
Ho un cassetto pieno di nuovi personaggi. Ma Lupo Alberto esige da me tutta l’attenzione. Perciò temo che prima o poi mi toccherà comprarmi un altro cassetto